venerdì 26 ottobre 2012

Aforisma del giorno


Se ti mancano i medici, ti giovino queste tre medicine: mente lieta, quiete e dieta giusta.

(Scuola medica Salernitana, 1100 d.C.) 

Vuoi dimagrire? Chiedimi come! [no, non vendo nulla..]



C'è sempre una partenza. 

Nel mio caso è legata alla famosa pillolina tiroidea che avrebbe dovuto, oltre che curarmi, fammi anche dimagrire.

Vane speranze. Dopo tre mesi, neanche mezzo etto di meno.

Va bene che la dieta non era proprio strettissima, ma il mio grasso superfluo ha deciso che non avrebbe vinto lei.

Beh, io ve lo dico, tre kg in quasi due settimane. Ora. Proprio ieri sera.

La mia carissima bilancia (che trema ogni volta mi avvicino), mi ha confermato -3. Sappiate che me ne sono accorta a -2, il -1 non l'ho nemmeno visto.

E quindi? Niente Dukan, niente Zona, niente di niente... è bastato cambiare sede!!!!

L'Open Space da ora in avanti potrà essere annoverato tra le diete per eccellenza.

Mettete insieme un po' di cose.

* Sede nuova [posto di merda a Sucate, tra bei tipi che si spaccano bottiglie in testa e ubriachi ciondolanti già alle undici del mattino]

* Utilizzo del metrò: chissà perchè le scale mobili non esistono, e se esistono non funzionano. Scale su scale su scale. Rampe di qui, rampe di là. E vai di gambe e fiato. Di primo mattino è un toccasana. Non riconosci manco i colleghi quando entri in ufficio.

* Pranzo: anche lì, per risparmiare, lo si porta da casa. E quindi cosa volete portare da casa? Di certo non un lauto pasto. Un'insalata, una pasta, un qualcosa che possa tamponarti lo stomaco.

* Cena: avendo una pancia alquanto paranoica, onde evitare spiacevoli inconvenienti, la sera poco o nulla. Che poi, a parte la pancia, vogliamo parlare della stanchezza? (ieri sera sono collassata sul divano prima di Mini Hulk e avevo dolori ovunque. Convinta  di avere almeno 39 di febbre).

* Fumo: brutta roba. Avevo pure smesso. E ricominciato. E smesso. E ricominciato....................................

Sempre detto io. Mangiate finchè potete. Godetevi il buon cibo; il buon cibo arriva quando uno è tranquillo, sereno, felice.

Quando tutto questo viene a mancare, il cibo diventa un optional.

E ti girano alquanto le palle.

Forse, anche questo movimento può essere una nuova postilla della "Dieta Open Space".


mercoledì 24 ottobre 2012

Aforisma del giorno



Quando io morirò, 
tu portami il caffè,
e vedrai come io resuscito come Lazzaro.
Eduardo De Filippo 

L'incubo del parcheggio (ATM docet).



Io certe le cose le devo ancora capire.

Stamattina sveglia ore 6 con annessa sonnolenza ormai cronica e prima nebbia intravista dalla finestra.

Vi chiederete il perchè (anche se onestamente me lo chiedo anche io), passiamo oltre: il tanto agognato biglietto settimanale del parcheggio ATM di San Donato.

Giuro che non mi sono mai sentita Fantozzi come in questo periodo. Alzarsi con il buio, inciampare in qualsiasi cosa buttata all'aria dai gatti durante la notte, iniziando allegramente a recitare il rosario. 

Vestirsi nella stanza più fredda della casa (ovviamente lasciando riposare ancora gli altri), lavarsi e tentare di non andare al bagno quelle duemila volta tipiche di chi soffre di colite spastica e vivrebbe attaccato alla tazza del cesso.

Detto ciò, dopo aver preparato la borsa con il pranzo, ecco la nostra eroina balzare con scatto felino nel giubbino, indossare le sue due borse, inserire il cellulare nel taschino, ricordarsi gli occhiali da sole e via verso questa nuova avventura.

Nebbia. E freschino. Ormai sembro un taxista impazzito nel traffico. Ma arrivo in quel di San Donato alle ore 7.45. Entro nel silos e becco il primo parcheggio disponibile, non ho tempo! (Poi mi accorgo che se il posto era libero il motivo c'era: millemila km per arrivare all'uscita).

Riprendi tutto addosso, ricontrolla che tutto ci sia e di corsa verso le casse. Mi hanno detto domenica di andare lì.

C'è poco da sbagliarsi.... guarda la coda e ti accorgerai che sei nel posto giusto. 6,20 euro per poter parcheggiare tutta la settimana nel silos. Quanto meno se porto Mini Hulk a scuola non ho il patema di parcheggiare sul primo albero disponibile.

Unica nota poco capibile: il parcheggio va dal lunedì al sabato (e ti danno un biglietto del tram in carta che solo Dio sa quanto posso perderlo, romperlo, rovinarlo...) e quindi oggi, mi tocca pagare il biglietto normale.

Pronta a calarmi nei panni di Super Fantozzi ogni mercoledì mattina. ARGH!


martedì 23 ottobre 2012

Aforisma del giorno


A casa nostra nel caffelatte
non ci mettiamo mai niente: nè il caffè nè il latte.
Totò 

lunedì 22 ottobre 2012

Aforisma del giorno


"Chicco di caffè,
profumo d'ambrosia."
Belighi 
 

Il caffè del dopo pranzo

Una nota positiva c'è. Una piccola libreria (spero ancora in fase di crescita) qui di fianco, dove esiste una zona per mangiare con bar dove il caffè è buono.

In poche parole un locale diviso in due, quanto meno l'idea è decisamente carina (Ancora store) e la cosa che mi piace di più è che insieme alla tazzina di caffè ti mettono un mini foglietto con delle frasi che danno un bel colore alle giornate.

Ve ne snocciolerò un po' singolarmente, almeno fino a quando andremo lì a berlo.

Ecco la prima.

La scoperta del caffè, importante quanto l'invenzione del microscopio.
Ha intensificato le capacità del cervello umano.
Heinrich Eduard Jacob. 
 


Odi et amo: il metrò



Partiamo dal presupposto che l'ultima volta che ho utilizzato il metrò in modo sistematico è stato al liceo, ovvero più o meno, 20 lunghi anni fa.

Per questi altri 20 anni, tra cui due figli, un matrimonio, amici che vanno e vengono, sfighe varie e sorrisi, tutto si è svolto su 4 ruote e nell'ordine: una vecchia renault 5, una micra presa con i primi soldi del lavoro, una c3  e un juke.

Stesso lavoro dal 2000, nuova sede da una settimana. E quindi nuovo spostamento tutt'altro che ben digerito.

Che implica, di suo, l'utilizzo del metrò, nonchè il parcheggio selvaggio in quel di San Donato.

Perchè selvaggio? Perchè quando alla domenica vai a informarti per fare il settimanale e ti viene risposto di presentarti il mercoledì mattina dalle ore 6 alle ore 8 al max, tu benedici tutti i santi e ti adegui a diventare un pirata del parcheggio, sapendo già che sia una mission impossibile arrivare a quell'ora.

Torno al punto centrale. Il metrò. Ricordo solo che era giallo quello che prendevo e andava verso Corvetto. Ora vado esattamente dalla parte opposta. Rimane pur sempre la linea 3, quindi nella vita è proprio vero che la ruota gira. (Si fosse fatta un pelo gli affari suoi, non mi sarei offesa.)

La bilancia non propende di certo per molti lati positivi. Cosa ne penso?

Contro:

* La puzza. No, non si tratta di odore, chiamasi puzza. Di sudore, di lavaggi esauriti, di cibo, di sporco.

* Rumore. Quello che sale con l'amplificatore a palla e canta "su di noi" di Pupo, NON è una bella cosa, almeno si esibisse con gli AC/DC capirei la rottura del timpano.

* Caldo/freddo. Dio mio, specificherei. Esci dall'ufficio che stai così e così, scendi nei meandri della linea gialle e senti freddino. Sali e incomincia il caldo soffocante di persone ammucchiate come mucche nelle stalle. Scendi e alla prima rampa che ti devi fare arriva un freddo gelido che ti fa incontrare pinguini di varie specie e Mr Popper in persona.

* Zingari. Non mi piace essere razziste sulle razze, lo sono però sulle persone. E loro non mi piacciono. Punto. Invece te ne ritrovi una ad ogni macchinetta per fare i biglietti (già mezze rotte). Cazzo, voglio avere la possibilità di leggere cosa c'è scritto e di schiacciare i pulsanti che voglio.


Pro.

* La comodità.  Spostarsi senza dover guidare tra gli sclerati di Milano è quanto meno un mino buon inizio di giornata.


4 a 0. Forse tra qualche mese ci sarà un ribaltone.

Per ora la vedo dura, molto, molto dura.


domenica 21 ottobre 2012

(in)SANE abitudini.


Buongiorno, vi chiediamo la cortesia di utilizzare per i vostri spostamenti all’interno del XXX i corridoi evidenziati dalla moquette grigio chiaro: siete invitati pertanto a NON passare da destra a sinistra (e viceversa) utilizzando la zona centrale (moquette azzurra) per evitare di disturbare i colleghi, le cui scrivanie si trovano al centro dell’area XXX.

E’ un segno di rispetto per il lavoro e la concentrazione dei vostri colleghi. Vi ringrazio per l’attenzione e per lo sforzo richiesto…col tempo diventerà una SANA abitudine.

mail assurde #1

venerdì 19 ottobre 2012

Trasferimenti (poco) apprezzati.


Il fatidico giorno è arrivato. Nuova sede di lavoro.

Dalla periferia al centro (?) di Milano. Avete presente la zona di Sucate?

Ecco, ora siamo noi a Suca...-re-...te.

Palazzo super megafigo che pare costruito con i mattoncini lego lucidi lucidi [i quali saranno lerci tra meno di un mese] e un simpatico openspace creato a regola d'arte per rompere i coglioni.

Fantozzi e la sua corazzata potemkin sono nulla in confronto.

Sarà che ci si deve abituare, sarà che non l'ho digerita fin dall'inizio, questa è la storia [iniziale], di un trasloco ben poco apprezzato e molto ostico.

E in questo momento ci sono millemila gradi dopo il congelamento di stamattina.

Sarà che dobbiamo resistere, sarà che dalla sua casa di Arcore il Berlusca avrà pensato a un nuovo modo di selezione della specie, sto per grondare sudore che manco in pieno agosto in Piazza Castello si vedono scene del genere....