..Ovvero quando ti ritrovi [per otto ore al giorno], in uno zoo fatto di umani... Sentirsi dei super eroi è il minimo per sopravvivere!
lunedì 22 ottobre 2012
Odi et amo: il metrò
Partiamo dal presupposto che l'ultima volta che ho utilizzato il metrò in modo sistematico è stato al liceo, ovvero più o meno, 20 lunghi anni fa.
Per questi altri 20 anni, tra cui due figli, un matrimonio, amici che vanno e vengono, sfighe varie e sorrisi, tutto si è svolto su 4 ruote e nell'ordine: una vecchia renault 5, una micra presa con i primi soldi del lavoro, una c3 e un juke.
Stesso lavoro dal 2000, nuova sede da una settimana. E quindi nuovo spostamento tutt'altro che ben digerito.
Che implica, di suo, l'utilizzo del metrò, nonchè il parcheggio selvaggio in quel di San Donato.
Perchè selvaggio? Perchè quando alla domenica vai a informarti per fare il settimanale e ti viene risposto di presentarti il mercoledì mattina dalle ore 6 alle ore 8 al max, tu benedici tutti i santi e ti adegui a diventare un pirata del parcheggio, sapendo già che sia una mission impossibile arrivare a quell'ora.
Torno al punto centrale. Il metrò. Ricordo solo che era giallo quello che prendevo e andava verso Corvetto. Ora vado esattamente dalla parte opposta. Rimane pur sempre la linea 3, quindi nella vita è proprio vero che la ruota gira. (Si fosse fatta un pelo gli affari suoi, non mi sarei offesa.)
La bilancia non propende di certo per molti lati positivi. Cosa ne penso?
Contro:
* La puzza. No, non si tratta di odore, chiamasi puzza. Di sudore, di lavaggi esauriti, di cibo, di sporco.
* Rumore. Quello che sale con l'amplificatore a palla e canta "su di noi" di Pupo, NON è una bella cosa, almeno si esibisse con gli AC/DC capirei la rottura del timpano.
* Caldo/freddo. Dio mio, specificherei. Esci dall'ufficio che stai così e così, scendi nei meandri della linea gialle e senti freddino. Sali e incomincia il caldo soffocante di persone ammucchiate come mucche nelle stalle. Scendi e alla prima rampa che ti devi fare arriva un freddo gelido che ti fa incontrare pinguini di varie specie e Mr Popper in persona.
* Zingari. Non mi piace essere razziste sulle razze, lo sono però sulle persone. E loro non mi piacciono. Punto. Invece te ne ritrovi una ad ogni macchinetta per fare i biglietti (già mezze rotte). Cazzo, voglio avere la possibilità di leggere cosa c'è scritto e di schiacciare i pulsanti che voglio.
Pro.
* La comodità. Spostarsi senza dover guidare tra gli sclerati di Milano è quanto meno un mino buon inizio di giornata.
4 a 0. Forse tra qualche mese ci sarà un ribaltone.
Per ora la vedo dura, molto, molto dura.
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