giovedì 30 agosto 2012

Non avevo voglia.



Non avevo voglia.

Semplicemente non ho avuto voglia di scrivere in questi due giorni.

Quando sono arrabbiata e delusa ci impiego sempre un po' a riprendermi. 

Per altro non è successo nulla di così sconvolgente da raccontare.

Solita vita, solita incazzatura.

Il lavoro va così, esattamente come giorni fa. Esattamente come penso che vada in questo periodo.

Come sempre, come già ribadito, questioni di scelte.

Casa? Bah, è talmente poco il tempo da viverci che onestamente hai pochi spazi anche per analizzare le cose.

Vorrei solo che ce ne fosse di più. Intendo il tempo.

Quello da passare fuori da questo posto.

Non lamentiamoci, o meglio, come sempre c'è qualcosa di peggio ovvero chi non ha lavoro. 

Vaga leggerezza depressiva che mi abbraccia.


Non ho fretta,non ho tempo, non ho voglia, non ho storia.

lunedì 27 agosto 2012

La crisi [Albert Einstein].


Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.

La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi.

La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura.

E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie.

Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere 'superato'.

 Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni.

La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza.

L' inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita.

Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia.

Senza crisi non c'è merito.

E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze.

Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo.

Invece, lavoriamo duro.

Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla.

Albert Einstein

Non era solo un genio, era anche un grande saggio.


Quando il lavoro è fonte di delusione. [Tutto a posto e niente in ordine].


Sono arrabbiata con Iron Man.

E lui probabilmente lo è con me.

Infondo credo anche a ragione veduta.

Intendo per tutte e due le cose, sia chiaro.

Io ho le mie ragioni stra plausibili e ben argomentabili.

Ed è forse la prima volta che lo sono davvero così tanto.

[Ma credo, come spesso accade, di aver sbagliato il modo di esporre i miei dubbi].

Se potessi permettermi un avvocato dire, in mia difesa, che non avrei mai e poi mai potuto esprimermi in un altro modo.

E che tutto ciò che penso sia reale, per nulla gratuito e dettato dalla preoccupazione di un futuro incerto.

Io ho il brutto vizio di non riuscire a stare zitta.

Lui ha il brutto vizio di saper stare zitto.

Io ho il brutto vizio di incendiarmi.

Lui ha il brutto vizio di essere troppo razionale e pacato.

Io ho il brutto vizio di essere incazzosa sempre come autodifesa.

Lui ha il brutto vizio di presentarsi come super_partes in qualsiasi situazione, anche quelle in cui è direttamente coinvolto.

Inoltre, a differenza nostra, ha il brutto vizio di essere un capo, quindi per alcuni versi, risultare ovviamente intoccabile.

Anni fa ci fu un momento in cui discutemmo animatamente.

Ci rimasi molto male quando mi disse che ero riuscita a tradire la sua fiducia.

Rivoltate la frittata e metteteci il mio bel faccione sopra.

Mi sento esattamente in quel modo.

Ho tirato fuori gli aculei da difesa e non parlerò più, con nessun mezzo. 

[E' fenomenale come la propria opinione possa destrutturare molte possibilità di crescita e diventare "gratuita", dall'oggi con il domani].

Ma va tutto bene, va tutto benissimo.

Ogni cosa è al suo posto, io sbaglio, ho idee sbagliate, sono pesante.

Siamo in un mondo meraviglioso fatto di nuvole di zucchero filato.

E ci sono tante fatine che svolazzano quà e là, mentre gli gnomi si occupano del sottobosco.


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Non ho più voglia, avessi la possibilità me ne andrei a lavorare altrove o in pensione domani.

[Non senza aver prima sfanculato diverse persone qui dentro].



Perchè la vita è lì fuori. [Nei loro sguardi d'amore, nelle loro lotte giornaliere, nei loro sbagli].



Ieri siamo stati a pranzo da amici per una buonissima grigliata.

Io, Capitan America, Mini Hulk, Spider e Mini Spiderman.

Si, insomma tutta la famiglia.

Ma non è la grigliata in se stessa ad essere la cosa principale.

Bensì loro due.

Stanno insieme da poco. Lui sposato, deduco quasi separato [diciamo in fase di ordine]. 

Lei, dolce e timida quanto mai, solare e splendida nei suoi occhi chiari.

Lui lo conosciamo da circa 12 anni.

Lei da circa 1.

Si sono innamorati. Persi.

Tra casini, incastri emotivi e situazioni con l'interfaccia sbagliata, brillano d'amore.

Non so da quanto tempo non vedevo due ragazzi innamorati così...

Ieri li ho osservati a lungo, con quel pizzico di gelosia dettata da chi è qualche anno che non conosce più quelle emozioni.

Mani che si sfioravano, baci sulle spalle scoperte per il caldo, le carezze di lui sulla testa di lei.

E quegli sguardi complici che si mangiavano a vicenda.

I profumi respirati a pieni polmoni.

I sorrisi divisi perfettamente a metà.

Le parole sussurrate, mentre il mondo può anche continuare a girare. Loro non se ne accorgerebbero.

E lottare pur si stare insieme, i progetti, gli orari da rispettare per tornare indietro.

Quei pezzi di ricordi lasciati in casa, anche quando lui non c'è.

E il sorriso di lei ad ogni parola di lui.

E la protezione di lui ad ogni gesto di lei.

Gli anni che passano non sanno fermare i brividi di una nuova storia.

Li guardavo e mi dicevo: "Vedi, allora può succedere di rinascere".

E mi perdevo come dietro a un film dato alla tv, come una vecchia anziana persa dietro alle emozioni altrui.

Belli, bellissimi.

Ne avrei fatto un ritratto, forse complice di un questo segreto non ancora svelato.

E mi hanno messo di buon umore. Mi hanno fatto buttare qualche pezzo di rabbia di questi giorni.

Perchè la vita alla fine, è lì fuori. 

E' nei loro sguardi d'amore, nelle loro lotte giornaliere, nei loro sbagli.

E sa darti ancora delle gran belle sorprese...



La vita funziona così, ahimè.


Ho deciso in questo fine settimana, di restare al di sopra delle cose, per quanto il mio carattere me lo permetta.

Ci sono cose in ufficio che non mi piacciono, che non mi sono piaciute e non mi piaceranno.

La vita funziona così, ahimè. 

Mi arrabbio, mi sono arrabbiata, mi arrabbierò.

La vita funziona così, ahimè.

Non sopporto certe persone, non le ho mai sopportate e non le sopporterò.

Pazienza, la vita funziona sempre così, ahimè.

Le cazzate ogni volta ti insegnano qualcosa.

Sono una sanguigna, non ci riesco a non sputare sangue quando sono alterata.

Devo imparare a dosarmi però, perchè certe cose si possono pensare, molto meno comunicare.

Resta il fatto che la falsità è una delle cose peggiori, di quelle che mi pigliano il cervello.

Però avrei dovuto impararlo che spesso non puoi far cambiare idea a qualcuno, e verrà fatta quella o quell'altra cosa, nonostante i tuoi tentativi esagerati di bloccare l'escursus.

L'unica cosa da fare è distaccarsi quel tanto che basta a sopravvivere.

Ci sarà sempre modo di mettersi a osservare la situazione da lontano.

E sperare che i falsi la piglino allegramente dove non batte il sole!

venerdì 24 agosto 2012

Una sera può valere come 1000, qualche volta.



Mini Hulk ha finalmente dormito da solo dai nonni.

So che per lui non è stato semplice, me per ancora meno.

Ieri sera non ho nemmeno mangiato, preoccupata di come stesse. (E lo ammetto, avevo il magone).

A dire il vero mi aspettavo la telefonata in lacrime, proprio come l'anno scorso. Ma non c'è stata.

A fatica è stato bravo, è andato a letto e ha dormito (quasi), tutta la notte.

Io un po' meno.

Sta diventando grande il mio piccolino.

E mi viene da piangere. Vorrei tenerlo sempre vicino a me, anche se poi qualche volta proprio non ce la fai più a sopportarli.

Ma quando non c'è mi manca da morire.

Io e Mini Hulk siamo molto simbiotici, ci odiamo e ci amiamo alla follia.

Sarà dura quando sarà grande, prevedo scontri abbastanza duri.

Il giorno dopo sono andati a fare una gita sul lago coi nonni.

Tutto contento mi ha chiamato:

"Stasera vieni su vero mamma? Dai per una sera, ti devo raccontare tutto..."

Me lo aveva già raccontato per telefono, mi ha detto poco se non darmi mille baci.

Una sera può valere come 1000, qualche volta.


mercoledì 22 agosto 2012

I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi.

Fai vedere al tuo sogno che veramente ci tieni a incontrarlo, senza pretendere che lui faccia tutta la strada da solo per arrivare fino a te, poi le cose accadono.
I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi.



15 buoni motivi per odiare le mestruazione. (E uno per amarle).


Come ogni mese, puntuali o meno eccole che arrivano.

Generalmente si presentano quando hai i pantaloni bianchi o il perizoma nuovo appena comperato, che è una meraviglia salvarsi.

Hanno il colore della passione ma di passionale hanno ben poco se non i pochi giorni che ci fanno impazzire.

Facile trovarli, ancor più facile capirli, ecco almeno 15 buoni motivi per odiare il ciclo. (E uno per amarlo.)

1] Sai sempre quando arrivano. Sono l'unico ospite della nostra vita che ogni mese si preannuncia almeno una settimana prima grazie alla ritenzione idrica e a quei due o trecento grammi in più distribuiti ovunque. Tanto che una mongolfiera è meno gonfia di noi.

2] Non durano mai pochi giorni. Tra il prima, il durante e il dopo, le ore passano. E non si tratta di un monologo sul sesso, ahimè.

3] L'incubo macchia. Nonostante le ali, il silicone, l'antiodore, il doppio strato, il cotone doppia imbottitura, la farcitura anti violenza.... il danno è quasi sempre assicurato.

4] Gli assorbenti. Che siano tampax o lines, o nuvenia o che marca volete, portare il patello non ci ricorda di quando eravamo piccole, no, non c'è proprio nulla di melenso. E' solo una gran rottura di palle e sembra sempre di stare a cavallo.

5] Il mal di pancia. Beata chi non ne soffre. La media è che il giorno precedente (e di solito quello d'arrivo), ci si ritrova piegate in due che manco lo sapevi di essere così agile. Un incontro di box avrebbe fatto molti meno danni.

6] La libertà mancata. Diciamocelo: ogni rito scaramantico per eccellenza potrebbe avvenire in prossimità del ciclo. Quanti scongiuri affinchè la notte tanto sospirata con il tuo lui, quello che non ti caga per 360 giorni e decide di broccolarti proprio durante il ciclo, possa magicamente non avvenire proprio in quel momento?

7] Il mal di testa. E di nuovo con il dolore. Che sia mal di testa, mal di denti, dolori articolari... ben si uniscono al mal di pancia sopra citato. Se non soffri almeno di qualcosa in prossimità del ciclo, fatti delle domande e controllati. Sei sicuramente un uomo.

8] Piangere come delle cretine (senza neanche aver visto un triplo polpettone sentimental-erotico alla tv). Succede, di solito guarda caso, una volta al mese per almeno tre, quattro, cinque giorni di seguito. Maledetti ormoni killer.

9] Nervosismo. "Cosa? Sei sicuro di aver detto quelle cose? Io non sono assolutamente nervosa, sei tu che non capisci nulla!" Tranquille, lo sclero rappresenta almeno l'80 % di un ciclo da copione.

10] I mutandoni. Non tutte possono usare gli assorbenti interni (mi chiedo ancora, nonostante la comodità, se siano stati inventati da una fanatica del membro maschile). Per chi, per altro come la sottoscritta, ha il ciclo abbondante e deve usare i patelli da sexy bambolona, ecco venire alle mani, rigorosamente solo in quei giorni, i mutandoni. Che se ci hanno fatto un film (Bridget Jones), non vuol dire che il tuo capo (come il suo), li apprezzi a tal punto da volerti scopicchiare in ufficio.

11] Lo scherzetto del salto in lungo. Un mese si e due no. Due mesi si e uno no. No, non è un gioco di carte. Solo e semplicemente il ciclo ballerino, che spesso non aiuta la regolazione della vita interpersonale. Tanto di più se siete tra quelle che fanno sesso senza protezioni e poi si stupiscono di poter essere incinte. Insomma, in poche parole, lui spesso, fa quello che vuole. (E tu, mettiti il cuore in pace, a meno di non prendere la pillola, non ci puoi fare una mazza).

12] Irritazione. AHHHHHH! Se non vi è mai capitato, complimenti, avete una patata di amianto, presumo. Se vi è capitato, sapete come ci si riduce dopo giorni di ali e controcazzi innaturali, poggiati su quelle parti. Evito delucidazioni in merito.

13] Anemia. Buttiamola anche sul lato medico. Vi aggrada il bianco? Perfetto, in quei giorni il Conte Dracula vi fa una pippa. Se poi avete i livelli di ferro basso, beh, ditemi che fiori vi possono piacere sulla vostra tomba e ricreiamo una perfetta atmosfera Dark Gotica.

15] Incubi. Riuscite a fare una, dico una notte tranquilla in quei giorni? Ci vorrebbe l'esorcista come amico per passare indenni certe nottate dove ogni singola ora ti appare sulla sveglia e facebook viene talmente aggiornato che non hai dubbi se è una donna. Ha sicuramente il ciclo!

14] Mangiare schifezze. Se solo Dio esistesse, in quei giorni sarebbe a purificare la sua anima dalla Nutella. Non può esistere qualcuno che sia così sadico da darci, oltre al ciclo, anche l'insaziabile e infognabile voglia di ingurgitare qualsiasi cosa sia contro la legge della bilancia e del fegato. Una duplice aberrante ingiustizia.

Probabilmente ce ne sarebbero molti altri. Ma quelli che mi vengono in mente sono questi.

Brutta roba le mestruazioni. Hanno pure il nome di brutto. Potevano mica chiamarle in un altro modo?

Per quanto mi riguarda si salvano solo per una cosa. [Lo scoprirete intorno ai 30anni, quando la voglia di maternità si farà avanti..]. Già. Solo una , ma grande quanto la vita.

Sono l'unica cosa per cui esiste la cosa più bella che puoi costruire nella tua vita: tuo figlio.


martedì 21 agosto 2012

Come il mitico Fantozzi...

Per arrivare a timbrare il cartellino d'entrata alle 8 e 30 precise, Fantozzi sedici anni fa cominciò col mettere la sveglia alle 6 e un quarto: oggi, a forza di esperimenti e perfezionamenti continui, è arrivato a metterla alle 7:51... vale a dire al limite delle possibilità umane! Tutto è calcolato sul filo dei secondi: cinque secondi per riprendere conoscenza, quattro secondi per superare il quotidiano impatto con la vista della moglie, più sei per chiedersi – come sempre senza risposta – cosa mai lo spinse un giorno a sposare quella specie di curioso animale domestico, tre secondi per bere il maledetto caffè della signora Pina – tremila gradi Fahrenheit! –, dagli otto ai dieci secondi per stemperare la lingua rovente sotto il rubinetto [...], due secondi e mezzo per il bacino a sua figlia Mariangela, caffelatte con pettinata incorporata, spazzolata dentifricio mentolato su sapore caffè, provocante funzioni fisiologiche che può così espletare nel tempo di valore europeo di sei secondi netti. Ha ancora un patrimonio di tre minuti per vestirsi e correre alla fermata del suo autobus che passa alle 8:01. Tutto questo naturalmente salvo tragici imprevisti...

E tutti i santi giorni la vita da mamma è identica a quella del ragioniere..... 

lunedì 20 agosto 2012

Una promessa è una promessa, e come tale va mantenuta


Prendersi un giorno di ferie "forzato", non è mai come quando sai di prenderti un giorno di ferie e sai che darai tutto ciò che vuoi.

Nel qual caso stiamo parlando di prendersi un giorno di ferie per tenere Mini Hulk, ovvero già in partenza, una giornata che sai già non essere tranquilla.

Mettiamoci insieme che "una promessa è una promessa, e come tale va mantenuta", che ci siamo giocati il giocabile.

Oggi gli avevo promesso di portarlo a vedere gli animali. E quale posto più appropriato delle Cornelle?

Fa nulla se oggi ci sono millemila gradi all'ombra, fa nulla se oggi mi sono arrivate a piombo, fa nulla se ho dormito forse due ore.... una promessa è una promessa.

Vuoi mica che il figlio ti cresca senza mantenerle, perchè mamma non lo faceva?

Non posso prendermi questa responsabilità. E quindi, alzati, fai una cosa di lavoro che entro oggi deve andare online, vai in bagno, lavati un po' (compresi i capelli), torna in cucina, prepara i panini, tira fuori l'acqua, fai gli zaini, sveglialo, vestiti, vestilo e finalmente (forse), si parte.

Fa già un caldo porco, i toast saranno una schifezza. Ma vuoi mettere un pic-nic tra gli animali?

Non conosco benissimo la strada, ma ce la faremo (e poi tanto difficile non è). Se però mettessero i cartelli da entrambi le parti, sarebbe decisamente meglio.

Ma chi ci ferma a noi due?

Per essere il 20 di agosto, nonchè un lunedì, ce ne è parecchia di gente.

Ci facciamo tutto a ruota. Vuole vedere gli orsi, i coccodrilli, gli ippopotami, le giraffe... vai a spiegarglielo di andare piano...

Un'ora bella piena sotto il sole a camminare... riesco a convincerlo a fare il pranzo; come avevo detto i toast sono una schifezza, pazienza, riusciamo anche a dare un po' di briciole a tutti gli uccellini che svolazzano li intorno... (spiegargli che il salame non gli fa bene non risulta così semplice).

Altro giro, altro regalo. Ma stavolta con il trenino. Porca miseria, è appena finito l'ultimo giro prima della pausa pranzo.

Mini Hulk fa in tempo a mangiarsi un gelato, io mi scolo l'ennesima bottiglietta di acqua.

Facciamola breve. Giro sul trenino (ovviamente a pagamento), ultime foto e fuga verso l'uscita.

Ultima pausa dentro al negozio di giochi da cui non si esce mai a mani vuote, e di corsa in macchina con l'aria condizionata a palla.

Cosa mi rimane di oggi a parte una giornata con mio figlio?

L'ippopotama e il suo piccolo Otto, nato esattamente da 12 giorni. Uno spettacolo sia per me che per Mini Hulk.

"Mamma, è stata una giornata fantastica, questa sì che è vita!". 

[Mantenere le promesse è una soddisfazione!]

giovedì 16 agosto 2012

La crema che stringe la vagina. [E ti promette la verginità].


Forse non sono sul pezzo, ma qualcosa non mi torna.

Diciamo che sono a bocca aperta, e con le gambe strette.

Perchè? Ho appena visto un trashissimo spot indiano dove lei balla allegramente con lui e tutta la famiglia "allargata". Fin qui nulla di male se non fosse che...

La ragazza in questione è felicissima di aver comprato la sua nuova CREMA INTIMA ASTRINGENTE.

Che promette di ritornare ad avere un entrata stretta stretta e nuova nuova come quella di una diciottenne, ovvero ipotizzando ancora di avere un imene.

Allora, non sono una che si scandalizza in merito a cose simili ma parliamone....

Punto 1: ora come ora a 18 anni l'imene lo hanno già spazzato via da un bel po'.

Punto 2: questa è una crema per le donne, si vanta di renderle felici. A si? E perchè allora dovrebbe restringere la vagina invece che lubrificarla in modo adeguato? Sentire male mica è un piacere, chiariamocelo. Tanto meno se non è scelto dalla donna in questione.

Punto 3: marketing per uomini. Già. Perchè l'altro discorso è di tornare ad essere come una vergine. Che per l'evolutissimo maschio è un sogno: essere sempre il primo a penetrare, poco importa il numero di donne.

18Again è la genialità di crema. E se volete divertirvi entrate pure [c'è anche la parte media].

Pensate, se volete, c'è anche il pacchetto da tre, sia mai che la dovete anche regalare alla vostra madre ottantenne....

Non riesco però a trovare in rete opinioni dopo averla usata. Che poi anche se li trovassi mi sa che la lingua non la capirei molto...

A prescindere da questo, l'India ha numerosi altri problemi da risolvere, tra cui un aumento non indifferenze di violenze. A cui ora puoi aggiungere una bella crema che te la stringe ancora di più...

Per quanto mi riguarda farei un bel rogo di chi l'ha inventata, che ha avuto il coraggio di dire: "18Again ha il potere e la possibilità di spezzare le catene e ridefinire il significato di emancipazione femminile". 

Emancipazione femminile avere la "figa" stretta? Evito di commentare, sarebbe perfettamente inutile.

A casa mia, <<Like a virgin>> era, è, e rimane SOLO una bellissima canzone di Madonna.

[Evviva l'esperienza].




Anche il capo [maschio] ha il suo ciclo mestruale.



Premesso che il suo ciclo mestruale non mi interessa e non ne tengo conto, è qualche giorno che Iron Man è strano.

Fatica a parlare, tiene le distanze, si è di nuovo concentrato su altro.

[E se è quello che penso saranno giorni molto duri quelli che verranno).

Ognuno è libero di fare quello che vuole, sia chiaro.

Ma passare dalla 5a alla 3a, quanto meno indica che c'è qualcosa per cui frenare, se no bruci solo il motore.

Meno male che poi siamo sclerate solo noi, noi che siamo definite femmine.

Mi piacerebbe capire cos'ha, cosa sia successo, ma poi anche no.

Alla fine faccia come vuole, di bambini che vogliono infilare il dito nella nutella ce ne abbiamo a suff.

Sarà che è circondato di femmine, quindi ne avrà prese anche le sembianze.

Di certo io faccio tre passi indietro e zero in avanti.

(Mal che vada posso consigliargli degli ottimi assorbenti.)


mercoledì 15 agosto 2012

Ferragosto.




Buon ferragosto a tutti.

Domani si ricomincia, nel frattempo oggi mi ricarico nei miei boschi.

E come promesso ho lasciato la mente libera.

A domani.


martedì 14 agosto 2012

Ferragosto a kilometri zero.




Oggi uscirò presto, il ferragosto, come ogni anno, si passa dai miei, fratello e moglie [anche se non sposati in realtà], compresi.

E' che ques'anno si è deciso di farlo a casa del suddetto fratello. Voglia zero.

Mi domando dove stia la genialità. Non ti sei sbattutto per nulla fino ad ora e per metterti a posto la coscienza e non far lavorare mamma, allora a Ferragosto cucini tu?

Bah.

Ma non si può dire di no, ci rimarrebbero male i miei e Mini Hulk che non vede l'ora. 

A dire la verità non ho ancora preparato nulla, vero anche che basta un pigiama e un cambio, tanto domani pomeriggio saremo già giù.

E chi resiste di più?

Tra l'altro il 16 c'è da andare a ritirare gli esami, e il 17 sono dalla dottoressa anche con quest'ultimo esito.

Sono stanchina. Sono mesi che si corre, ci si preoccupa, non si sta in perfetta forma.

Il lavoro? Alla fine è il solito schifo. La solita solfa ritritata, i soliti mischioni di ruoli.

Si continua continua. Sembrava ci fosse un leggero cambio ma inutile. Poi parli e la gente non capisce, anzi fraintende.

E succederanno di nuovo casini.

Peccato che ogni tanto pensi siano un pelo più intelligenti.

Che poi ti penti.... Ma ho deciso di non prendermela più.

Quanto meno di provarci seriamente. Perchè non serve, perchè poi alla fine ci smeneranno loro.

Quindi questo Ferragosto lo passerò tentando di azzerrare il cervello e non pensare.

Dal 16 ne riparleremo.


lunedì 13 agosto 2012

Un capo è al 99% creato all'origine con una genetica sbagliata.


Iron Man è tornato. 

Dovevo dirgli alcune cose. Non è mai facile parlare con il capo.

Se poi è una settimana che mescoli le parole, è facile il tracollo.

Si dovrebbe avere a disposizione un sacchetto per il vomito di quelli che trovi sugli aerei.

Tipo dieci minuti prima inspirare ed espirare in modo continuo e costante.

Se poi parliamo di cose personali, ecco fatto che la tachicardia aumenta in modo vorticoso.

Sei li che aspetti e poi quando ti dice "Vieni", vorresti avere il pc crashato. (E per puro dispetto è l'unico santissimo momento in cui funziona perfettamente).

Beh comunque sappiate che è andata, forse non ho approfondito proprio fino in fondo una di quelle postille [la sua faccia non era rassicurante], ma va beh, si accorgerà da solo dell'importanza di quella figura di cui gli ho parlato.

E arriverà il vento nuovo, io ne sento già il profumo da qualche giorno. Sta cambiando qualcosa, ci sono vibrazioni nuove in arrivo.


Ciò che è scritto nella storia di ognuno di noi non può essere cancellato ma può essere letto con un certo anticipo.

Il bello poi è che non ha voluto esporsi, nonostante avrebbe potuto farlo.

Ma a volte sapere fa paura....

Eccolo. E' tornato più abbronzato di prima Iron Man.... non è cosa buona e giusta avere un capo carino.

A volte fa uno strano effetto e se ne parla tra noi... ma poi è facile rientrare subito a regime alla seconda parola sbagliata che ti dice.

Un capo è pur sempre un capo. 

E un capo che è pur sempre un capo è al 99% creato all'origine con una genetica sbagliata: ovvero una serie di geni stronzi che surclassano gli altri.

Che poi lui sia la classica pecora bianca di quell'1% non ce lo diciamo e lo omologhiamo con tutti gli altri, che almeno uno si prepara già al peggio, meglio no?

Ma si, dipende dai giorni...

E poi come dice Samuel Johnson: 

"Ci sono delle attrattive che possono essere ammirate solo da lontano".

[E qualcuno, tra le chiacchiere da bar, dovrebbe capirlo].

Un week end da paura. [Agosto mio non ti conosco].


Week end difficile quello appena passato.

Come sempre al venerdì sera, mi arriva la telefonata dai miei che Antico non sta di nuovo tanto bene.

Peccato che siano via, peccato che mi pigli la strizza ogni volta.

La situazione pare sotto controllo, ma lascio passare la notte, convinta di andare su il giorno dopo a vedere come stanno.

Ovviamente lascio immaginare quanto io abbia potuto dormire... ma pazienza, prima o poi l'alba arriva sempre.

Ed eccoci pronti e via, Mini Hulk, Capitan America e tutta la buona volonta di sbattersi anche in un sabato di agosto.

Ci vuole almeno un'ora e mezza, tenendo conto che dobbbiamo fermarci a comprare alcune cose da portargli.

Lo sbalzo climatico non è indifferente. E di nuovo tanta pazienza, becchiamoci anche questa mazzata.

Mangiamo con loro, mi pare che per uno che non mangia da tre giorni, oggi abbia mandato giù abbastanza bene e con voglia, il pranzo.

Il ritorno era previsto sul presto... ma mai non essere preparate sulle partite di seria a, b, c, d.. coppa intercontinentale, coppa sadiodovelagiocano, coppa del nonno, supercoppa eproprioadagostoladovevategiocare.... insomma fermi tutti.

Capitan America si incolla alla tv per vedere i soliti imbecilli tirare calci ad un pallone. Beh dai, due tempi da 45 minuti più 15 di pausa e poi si parte.

Sembra facile... si finisce ai supplementari che vuol dire proseguire di un'altra bella mezz'ora di rottura di palle. La mia anima sportiva marcisce dietro a sti cadaveri in mutande.

Nel frattempo si decide di fare un saltino all'Orio Center per prendere una cosa. Ma si dai, è dietro l'angolo. Continuo a ribadire che c'è da fare la spesa se no inizieremo a mangiarci i pezzi di frigorifeo vuoto.

Si riparte, baci e abbracci e l'idea che piano piano vada meglio.

Orio Center: l'ho sempre adorato.

 Facciamo abbastanza presto. Si riparte per Milano.

Arriviamo al supermercato per le vivande tipo alle 19. Ma ovviamente non abbiamo mica scelto quello che chiude alle 21!!!

Siamo mica gente intelligente noi. Datemo un carrello in mano e nella maratona tra gli scaffali è certo l'oro.

Non so neanche bene cosa abbia comperato, ma di certo non moriremo di fame.

Ora prevista per l'arrivo: ore 20.

C'è un leggero ritardo. Ore 20.10 giriamo la chiave nella porta.

Credete sia finita? Naa.. ora inizia la parte massaia [metti via la spesa, apparecchia, cucina.....]

E domenica non è stata meglio: lasagne, vitello tonnato, Ikea e Viridea tra una lavatrice e l'altra.

Ok, datemi un letto e morirò felice.



venerdì 10 agosto 2012

La notte di San Lorenzo. [Tutti dimenticano ma io no, tu sei con me].


Ormai la notte di San Lorenzo non è più la notte di San Lorenzo ovvero scordatevi il 10 di vedere le stelle.

Quest'anno gli "specialisti" dicono di mettere il naso all'insù la notte tra il 12 e il 13 agosto.

Non ci resta neanche più la certezza che ormai si possano chiedere desideri la notte giusta.

Per noi, sappiatelo, è la festa degli Dei, dove festeggiamo e ringraziamo tutti gli Dei.

Per voi la storia è legata alle lacrime di Lorenzo quando fu giustiziato.

Per me in questa notte riecheggia solo quel nome: Lorenzo.

L'amore della mia vita. Lui sarà sempre l'amore della mia vita.

La luce che mi guiderà, il male che non passerà mai nel cuore.

Otto lunghi anni mi allontanano da lui. Ma ricordo i suoi occhi, il suo profumo, le sue mani, i suoi sorrisi.

Quando lo penso chiudo gli occhi e respiro forte, sento ancora quel profumo, mi entra nel cervello, su in alto, fino a farmi credere che sia li con me.

Chiudo gli occhi e gli sfioro le mani. Gli bacio ancora una volta gli occhi pieni di quella vita che non è riuscito a vivere.

Dicono che il tempo cancella.

Non ho mai sentito una stronzata più grossa.

Nessuna cosa riuscirà mai a cancellare questo amore. 

Dopo otto mesi dalla sua morte, otto anni fa, l'ho sognato proprio in questa notte.

E mi ha parlato, mi ha detto "ti voglio bene, te ne vorrò sempre, stai serena". E io ho pianto, ho pianto tanto, tanto che le mie lacrime hanno la stessa età della sua morte.

Sono otto lunghi anni che piango nell'oscurità. Perchè tutti dimenticano, ma io no.

Ci sono giorni in cui il suo ricordo mi uccide ma gli altri non capiscono, non gli viene neanche in mente...

Ogni anno guardo all'insù e lo penso prepotentemente.

Lo sento ancora mio, lo sento addosso, gli sfioro i pensieri che non ho mai potuto sentire....

So che lui c'è in questa notte di stelle cadenti.

Lo vedo li seduto a osservarmi, mi allunga le sue piccole mani... sta solo a me prenderle come ogni anno.

E come anno esprimere un desiderio insieme. 

Perchè noi siamo sempre stati una cosa unica, davvero. Lui era in me, io ero totalmente in lui. Si nutriva di me e io crescevo insieme a lui.

E poi la vita ci ha diviso, tragicamente, in modo talmente cattivo senza poterci fare nulla. E tutto mi è scappato di mano.. lui se ne è andato.

In questa notte so che si farà vedere. Non mi interessa di vedere una pioggia di stelle cadenti...

Mi interessa di vedere la nostra, quella per cui lui sa cosa chiedere per me. 

A me basta lui.



Il capo? Nuoce gravemente alla salute.


Non lo nego. Oggi mi sono scese le lacrime sul lavoro.

Non è la prima volta e penso non sarà l'ultima.

C'è da dire che da quando i miei anticorpi hanno deciso di intraprende un nuovo gioco di ruolo con la mia tiroide sono ancor più suscettibile del solito.

Mi arrabbio di più e ci rimango altrettanto male in egual modo.

Ebbene oggi Iron Man mi ha fatto piangere. [Per fortuna via messaggio].

Sono persino corsa in bagno a rinfrescarmi la faccia onde evitare due occhi tipo panda.

Il perchè? Una risposta di merda, che a volte non ti pare così quando lo scrivi ma eppure lo è quando arriva a destinazione.


Poche parole legate a un susseguirsi di eventi possono fare male.

Forse perchè spesso una frase per noi diventa un domino che parte da molto lontano... 

Forse perchè siamo ad agosto, sei chiusa in questo ufficio a barcamenarti sul lavoro e vorresti essere altrove..

Forse perchè non te le aspetti e basta...

I forse sono tanti, troppi.

Eppure io non sono capace di non prendermela. Il tempo mi ha migliorato, ma non mi ha guarita fino in fondo.

E di sicuro centra anche la persona da cui arriva. Certo è che se arrivasse da qualcuno di cui non hai la minima stima beh... chissenefrega.

Ma da chi stimi la stilettata è dura, tanto di più se le parole poi aumentano e terminano con "Ma quanto la fai lunga!".

Ecco appunto, hai capito tutto. 

Peccato tu non sia qui, peccato tu sia uomo e ci sia sempre quella mezz'ora di mezzo per metabolizzare tra noi e voi.

Che poi il finale sembra un po' da film: "fidati di me..".

Io mi sono sempre fidata di te e sempre lo farò.

Ma anche Jake si fidava di Kate quando il Titanic è affondato. Ci sarebbe stati in due su quella zattera eppure è morto assiderato.

E sono troppi gli anni qui, le situazioni trascorse, le speranze messe sottovuoto e mai riaperte...

Mah, ci rifletterò [non sull'avere fiducia], ma sulle sue parole.

Resta il fatto che non c’e’ nulla che non si possa archiviare sotto la voce: “varie”.

giovedì 9 agosto 2012

Gli uomini stressati preferiscono le cicciottelle. [E oltre la ciccia c'è molto di più].


Dopo che la mattinata è passata a litigare con il pc perchè non mi funzionava semplicemente chrome... [e dopo giorni in cui ho chiesto aiuto, snobbandomi, oggi pare che fosse in effetti un errore loro...] ho trovato questo simpatico articolo.

A volte amo profondamente gli studi o ricerche che dir si voglia in giro per il mondo.

Soprattutto quando il risultato è qualcosa che mi piace molto.

Per altro l'articolo è sul corriere salute, non sul primo magazine della periferia milanese.

Titolo: Gli uomini stressati preferiscono le cicciottelle

Sottotitolo: La tensione altera negli uomini i parametri di attrattiva sessuale e fa loro prediligere curve generose


STANDING OVATION!!!!!

E non solo perchè io rientro in quella categoria [cioè le non magre] ma anche perchè è difficile che gli uomini non siano spesso stressati, soprattutto sul lavoro.

Quindi? Quindi è la nostra rivincita ragazze.

Secche secche che ve la tirate a oltranza, scusate, sciacquatevi un secondino dalle palle.

E' arrivato il nostro momento!!!

Vi do qualche info in più: la ricerca ha coinvolto un’ottantina di uomini, è stata condotta da una squadra guidata dal neuroscienziato Martin Tovee dell’Università di Newcastle ed è stata appena pubblicata sul giornale scientifico PlosOne.

Come dire, non robetta. E anche se lo fosse, oggi mi rende particolarmente felice.

A proposito di grasse o magre, vi riposto una citazione che ho trovato meravigliosa.

E' di una certa Joanne Kathleen Rowling [se non vi dice nulla, forse vi dice di più Harry Potter].

Grassa.. di solito è il primo insulto che una ragazza rivolge a un’altra quando vuole ferirla; ricordavo di averlo visto succedere sia quando andavo a scuola sia tra le adolescenti.
Così ho ricordato com’è strano e malsano l’insulto grassa...
Voglio dire, grassa è davvero la cosa peggiore che possa essere una persona..?
Essere grassi è peggio che essere vendicativi.. gelosi.. superficiali.. vanitosi.. noiosi.. o crudeli...? No, per me no... ma del resto, che ne so io delle pressioni sociali sulla magrezza? V
engono indicati come esempi da imitare quelle celebrità le cui più grandi imprese sono unghie perfettamente smaltate, le cui uniche aspirazioni sembrano essere farsi fotografare con nove vestiti diversi in una sola giornata, la cui unica funzione nel mondo sembra essere il sostegno del commercio di borse dal prezzo esorbitante e di cagnolini grossi come ratti.
Forse tutto questo sembra comico o di poca importanza, ma non è così. Si tratta di quello che le ragazze vogliono essere, di quello che suggeriscono loro di essere e di come si sentono per essere come sono ed in un mondo ossessionato dalla magrezza mi preoccupa, perché non voglio ci siano cloni emaciati con l’ossessione di se stesse e con la testa vuota. Vorrei ragazze indipendenti... interessanti... idealistiche... gentili... caparbie... originali... divertenti... C’è un migliaio di cose, prima di “magre”.

Beh, io sono da sempre forse in sovrappeso. Sono riuscita anche a essere magra, non lo nego. Portavo la 42 e avevo forse 20 anni.

E non ero felice. Non lo sono mai stata quando sono dimagrita e diventata vagamente secca.

Non dico che così va bene, ma prendersi troppo sul serio mai. Cercare di piacersi anche con i rotolini tondi sì. 

Se ti piaci, alla fine forse è anche più semplice togliere che aggiungere. NO?

p.s. credo fermamente nel film "Il diario di Bridget Jones". Tutto il resto è anoressia.


lunedì 6 agosto 2012

Nostalgica malinconia. [Perchè ricordare non mi ha mai fatto paura].


Nostalgica malinconia. "Saudade", dicono in Brasile. La trovo così melodiosa...

Oggi è uno di quei giorni in cui la tachicardia emotiva ha preso il sopravvento.

Fiato corto, battiti a palla, stomaco ripiegato come una borsina della spesa.

Forse so anche il motivo, ma poco cambia.

E' uno di quei giorni in cui i ricordi si fanno spessi come una trapunta in pieno inverno. La tiri sù, sempre più su, perchè hai freddo ma soprattutto perchè vuoi sentirti protetta.

Sei al lavoro ma la testa non gira, è ferma a sensazioni da capire, da analizzare. Certo, perchè ormai è un'abitudine quella di capire il motivo.

Non siamo più abituati a goderci le emozioni per quello che sono e senza farci domande che a volte sono immediate e a volte ritornano dopo anni. 

Voglia di evasione. Voglia di tornare a casa e dire a Mini Hulk, abbracciandolo, che è tutta la mia vita.

Perchè spesso mi viene in mente che i miei lo hanno detto troppe poche volte con me e io con loro, quasi fosse un tabù. Un tabù però tanto cercato.

E allora, lo dico quelle duecento volte in più, certa che non siano duecento in meno.

Cos'è in realtà l'evasione?

Per quanto mi riguarda non è farsi una canna, non è uscire fino a tardi...evasione per me è poter evadere con la testa, in quel mondo dove io scelgo e faccio entrare chi voglio.

E non sono qui, lo so, non sono qui con la mente in questa giornata. Fisicamente per forza, il lavoro chiama.

Ma chi lo ha detto che devo essere qui anche con la mia emotività? Voglio essere dovunque, viaggiare e fermarmi in quel sorriso che non se ne va via.

Su quegli occhi che ho voglia di rivedere e da cui non uscirei mai....


Ci sono giorni come questi in cui la sua lontanza (fisica o mentale non importa), mi ammazza. In cui sento proprio il vuoto.

Vorrei essergli accanto, anche solo a osservarlo. Perchè esistono sensazioni vere che ti sanno riempire il cuore anche solo con uno sguardo pieno di affinità.

O forse, perchè a volte ti basta questo.

Lo stomaco non resiste molto, prosegue nella sua corsa... e io non ho voglia di fargli la guerra.

Perchè ricordare non mi ha mai fatto paura. Non è facile a volte, ma non deve fare paura. Perchè più di ogni cosa, è un confronto con se stessi.

E quindi bisogna sapersi incontrare.  

Parlano. Discutono. Arrivano mail.  

Mi manca.


Come [non]incazzarsi al lavoro.


Avere a che fare ogni santo giorno, per almeno 8 ore con una massa di imbecilli non è mai facile.

Tanto di più se hai un carattere come il mio. A cui girano vorticosamente le palle.

Qui nessuno sa mai quali sono i ruoli degli altri, se non il loro.

Glielo spieghi con calma.

Non capiscono.

Glielo rispieghi.

Ancora nulla.

Parte il vaffanculo. Senza mezzi termini.

"E ma se non c'è Iron Man lo sostituisce Venom".

Ma come cavolo si fa dico io? Fanno due cose completamente diverse e il secondo non sa manco come respira il primo, come si fa a giustificarsi così.

Venom vive nel suo mondo, perso nei meandri della sua mente.

Vorrei sapere, giuro lo vorrei sapere, chi ha detto che sono intercambiabili. Perchè andrei da lui/lei e gli sputerei allegramente negli occhi.

Detto ciò sono una iena. Ma pensa, e meno male che siamo ad Agosto.

Lo ribadisco, e spesso me lo sentirete dire, quando non so le cose divento una bestia. 

Tanto di più se a gestire c'è Scarlet che non è capace neanche di relazionarsi con il suo computer.

Una cosa detta a me, una cosa detta a qualcun altro, un'altra cosa detta in un altro piano.

Risultato? Un casino. E poi bisogna metterci bocca, perchè le cose non vanno bene, perchè le cose continuano a cambiare, perchè l'unico neurone che ha non è dedicato al lavoro.

2, 4, 6... ma saprete contare quanti elementi ci sono? O si danno i numeri a caso... no perchè sicuro che vinco al superenalotto nel qual caso.

Distinguere le situazioni, le appartenenze, gli argomenti, si vede che non è compito di alcuni.

E ho un dubbio, con le successive 3 risposte.

Versione n.1# Non sono messa al corrente perchè al mio capo piace mettermi costantemente alla prova e sa che sono capace di risolvere e sopravvivere in qualsiasi soluzione.

Versione n.2# Davvero pensa che quella sciacquetta possa riuscirci da sola.

Versione n.3# Pensa che io in realtà sia un'imbecille e quindi non mi ponga nè domande nè intervenga su emerite stronzate che arrivano tipo secchio dell'immondizia scaricato qui di fianco.

Non è mai quello che sembra, inutile. Tanto di più qui dove si parte già con elementi che respirano totalmente da sopprimere.

E le persone riescono a peggiorare sempre una situazione già di suo altalenante. 

Mi auguro che la selezione naturale prima o poi faccia il suo corso, se no in queste notti le daremo una spinta.

Nel frattempo li guardo e mi ritengo fortunata.

Li osservo e so di avere un cervello funzionante. 

Li ascolto e ho la certezza di saper fare bene il mio lavoro. [Non ho detto di essere la migliore..].

Li leggo e mi rendo conto di quanto siano piccoli.

A proposito di piccoli, devo andare a comprare le candele, mi mancano alcuni colori per queste notti....


domenica 5 agosto 2012

Sms indiscreti. [E un'amicizia che non voglio].


Ieri mi arriva un sms in cui mi si chiede perchè non rispondo al telefono.

Premessa: la persona che mi chiama è una vecchia amicizia che ho interrotto volutamente e con dei validi motivi.

A volte le coincidenze non sono proprio dalla tua parte e mi è capitato di incontrarla quest'estate [guarda caso dopo averla sognata poco tempo prima], contro la mia scelta.

Non è che non la voglio sentire, ma quando chiudo a fatica un rapporto dopo parecchio tempo, non lo voglio più aprire. Soprattutto se ho un motivo o più, validi.

E se non ne ho voglia, non ne ho voglia punto e basta.

Ci sono alcuni punti da precisare.

#1. Se mi telefoni [ben due di seguito], durante l'orario di ufficio, mica ti verrà in mente che non posso rispondere e alla seconda mi frullano le palle che un mulino a vento è fermo in confronto?

#2. Se mi richiami il giorno dopo e sono in riunione, sempre durante l'orario di ufficio e ho il tel basso, ti viene mica in mente che se non l'ho fatto il giorno prima non lo farò oggi?

#3. Se mi mandi un sms dopo diverse telefonate a cui non ho risposto, ti aspetti che ti risponda?

#4. Se non ti ho scritto io dopo esserci incontrare, forse un motivo c'è.

#5. Se quando ti ho incontrata non ti ho considerata molto se non per una chiacchierata, fatti sempre delle domande.

Detto ciò, ho mille altre cose a cui pensare, amici diversi, una vita diversa. 

E non ne fa parte da troppo. Una volta mi sarei fatta mille menate. Ora non più, non serve a nulla.

Non risponderò, non mi farò sentirò. 

Dopo tanti anni è stato un incontro e basta.

Peccato che non si riesca a mettere la blacklist su iPhone...


sabato 4 agosto 2012

Avete mai provato a dare la medicina al gatto [con diarrea]?


Giornata dedita a piccole cose di shopping.

Ovvero due paia di scarpe e qualche maglietta da Bershka super scontata.

Onestamente dopo la notte passata in bianco per merito di Mini Spiderman, potrei uccidere per un letto e un po' di silenzio.

Avere il gatto con la diarrea è un'emozione indimenticabile, tanto di più in piena estate.

Accorgersi solo stamattina di avere lenzuolo e federe più o meno piene di piccoli cerchietti marroni è realmente un trauma (e averci dormito o quasi è ancora peggio).

Quindi, dopo forse un paio di ore di sonno in tutto, la prima cosa che mi ha accolto questa mattina è la lavatrice.

Il passo successivo è stato andare dal veterinario: antibiotico.

Certo. In pastiglie. Fantastico.

Avete mai provato a dare una medicina ad un gatto? Un incontro di box è un giochetto in confronto.

Chiamate le forze dell'ordine, ci vuole aiuto. E tutto per un cosino di quasi 5 mesi.

Che diventa peggio di King Kong all'occorrenza. Stasera ci sarà da ridere, anzi no, da piangere.

Per altro attaccandosi ai vecchi detti popolari, sia mai che porti bene...

Speriamo sinceramente che gli fermi l'effetto diarrea.

Speriamo che si salvi casa mia già dalla prima pastiglia....

e soprattutto speriamo che stanotte io riesca a dormire. 

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venerdì 3 agosto 2012

Pre-partenze isteriche



Tutti isterici prima delle vacanze.

Ma non funziona così! L'ultimo giorno dovrebbe essere sperso tra un "non me ne frega nulla" ed un "ne riparliamo poi".

Invece qui musi lunghi, isterismi pre-parto, scazzi da menopausa.

Scusate, ma fino a prova contraria io rimarrei qui a lavorare, quindi?

Quindi toglietevi quelle brutte facce e sorridete.

Iron Man ringhia e di seguito tutto si avvia in quel modo.

Northstar è alle prese con il telefono e la denuncia di non ho capito bene cosa.

Abominio fortunatamente è inesistente, che forse vuol dire che è già partito. [con tanti cari auguri da parte nostra].

Bah, non condivido, ma cerco di sopportare.

Oggi va così.

giovedì 2 agosto 2012

Una canzone per amica [o forse due]



Vi è mai capitato di legare una canzone a una persona?

Beh, senza nessun motivo ti svegli una mattina e inizi a canticchiarla pensando a quella persona. Da lì il passo è facile.

Rimane la canzone che ti ricorda le sue smorfie, che ti colpisce duro alla stomaco con un pugno ogni volta che comincia a girare, che ti passa davanti ogni minima cazzata vissuta.

E quella che ti fa ridere, piangere, fermarti a volare con il pensiero guardando fuori da una finestra.

Ricordi.

Respiri.

Sospiri.

E te la senti a manetta. Ciclicamente.

Più e più volte.

In questo momento ne ho due, tutte e due unite dalla stessa cantante (che per altro non amo ma spesso è proprio una musica che non ascolti che si lega a una persona...).

Fosse ancora il tempo dei jukebox avrei spaccato il salvadanaio pur di continuare ad ascoltarle... meno male che c'è Youtube! ;)


mercoledì 1 agosto 2012

E noi che da piccoli giocavamo per ore con le biglie...


"Mamma voglio giocare ai pirati!". Trenta secondi e inizia la spasmodica ricerca del cappello da pirata, che ovviamente è stato messo in cantina non so dove da Capitan America...

Onde evitare che Mini Hulk diventi davvero verde, riesco a placarlo dicendogli che gliene farò uno di carta a forma di barca rovesciata... eh... ci provo con un a4. Quello ho ha disposizione immediata. Peccato che gli copra solo il naso. 

Non avendo fogli grandi, raddoppio: due a4 attaccati con dello scotch. Operazione riuscita! [Oddio non è che sia proprio della misura giusta ma mica posso fare un collage..].

"Mamma mi disegni su un teschio?". Ma certo amore, ci vuole un attimo.

Spada e scudo in mano, cappello sulla testa. Una sedia come posto di comando e un timone immaginario.

Splendido. Giochi di una volta 1, giochi elettronici 0.

Peccato che Mini Spiderman e Spiderman miagolino saltellando per la casa impauriti da spade e affini.

Tempo stimato di gioco individuale: 15 minuti.

"Mamma l'asciugamano giallo per fare il mantello?". Meno male, proseguiamo con l'abbandono dell'elettronica.

Giochi di una volta 2, giochi elettronici 0.

Tempo stimato di gioco individuale: 5 minuti + altri 5 in cui il suddetto asciugamano viene fatto roteare vorticosamente come spada e poi utilizzato come guantone da boxe correndo per tutta la casa.

Pausa gelato. Lo so, sono a dieta. Ma Capitan America è uscito a bersi una birra e io non posso esimermi da far compagnia al piccolino.

Ovvero in parole povere, stasera non gliela faccio a resistere. Ogni morso è una goduria pura, seppur ho in mano un cornetto farlocco non originale.

Tempo stimato di transizione: 10 minuti, il tempo di stare seduti sul divano a morsicare.

"Mamma posso giocare alla wii?". Eccola lì. E lo sapevo. Ormai questi sono i giochi che sanno fare e che li divertono.

Tempo stimato: 30 minuti abbondanti sulle Olimpiadi di Londra 2012 dove anche Mini Hulk vince medaglie d'oro a man bassa che la Pellegrini me lo prenderebbe come nuovo fidanzato...

Grandi discussioni se prendere Super Mario, Sonic o Waa Luigi e che tipo di personaggio serva per il calcio, la pallavolo, la scherma...

Inutile, i vecchi tempi che tanto amiamo, sono ormai davvero vecchi. Wii, Play, Nintendo, Ipod Touch, Ipad, Iphone...

Che tristezza perdere ai rigori...