lunedì 20 agosto 2012

Una promessa è una promessa, e come tale va mantenuta


Prendersi un giorno di ferie "forzato", non è mai come quando sai di prenderti un giorno di ferie e sai che darai tutto ciò che vuoi.

Nel qual caso stiamo parlando di prendersi un giorno di ferie per tenere Mini Hulk, ovvero già in partenza, una giornata che sai già non essere tranquilla.

Mettiamoci insieme che "una promessa è una promessa, e come tale va mantenuta", che ci siamo giocati il giocabile.

Oggi gli avevo promesso di portarlo a vedere gli animali. E quale posto più appropriato delle Cornelle?

Fa nulla se oggi ci sono millemila gradi all'ombra, fa nulla se oggi mi sono arrivate a piombo, fa nulla se ho dormito forse due ore.... una promessa è una promessa.

Vuoi mica che il figlio ti cresca senza mantenerle, perchè mamma non lo faceva?

Non posso prendermi questa responsabilità. E quindi, alzati, fai una cosa di lavoro che entro oggi deve andare online, vai in bagno, lavati un po' (compresi i capelli), torna in cucina, prepara i panini, tira fuori l'acqua, fai gli zaini, sveglialo, vestiti, vestilo e finalmente (forse), si parte.

Fa già un caldo porco, i toast saranno una schifezza. Ma vuoi mettere un pic-nic tra gli animali?

Non conosco benissimo la strada, ma ce la faremo (e poi tanto difficile non è). Se però mettessero i cartelli da entrambi le parti, sarebbe decisamente meglio.

Ma chi ci ferma a noi due?

Per essere il 20 di agosto, nonchè un lunedì, ce ne è parecchia di gente.

Ci facciamo tutto a ruota. Vuole vedere gli orsi, i coccodrilli, gli ippopotami, le giraffe... vai a spiegarglielo di andare piano...

Un'ora bella piena sotto il sole a camminare... riesco a convincerlo a fare il pranzo; come avevo detto i toast sono una schifezza, pazienza, riusciamo anche a dare un po' di briciole a tutti gli uccellini che svolazzano li intorno... (spiegargli che il salame non gli fa bene non risulta così semplice).

Altro giro, altro regalo. Ma stavolta con il trenino. Porca miseria, è appena finito l'ultimo giro prima della pausa pranzo.

Mini Hulk fa in tempo a mangiarsi un gelato, io mi scolo l'ennesima bottiglietta di acqua.

Facciamola breve. Giro sul trenino (ovviamente a pagamento), ultime foto e fuga verso l'uscita.

Ultima pausa dentro al negozio di giochi da cui non si esce mai a mani vuote, e di corsa in macchina con l'aria condizionata a palla.

Cosa mi rimane di oggi a parte una giornata con mio figlio?

L'ippopotama e il suo piccolo Otto, nato esattamente da 12 giorni. Uno spettacolo sia per me che per Mini Hulk.

"Mamma, è stata una giornata fantastica, questa sì che è vita!". 

[Mantenere le promesse è una soddisfazione!]

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