..Ovvero quando ti ritrovi [per otto ore al giorno], in uno zoo fatto di umani... Sentirsi dei super eroi è il minimo per sopravvivere!
martedì 31 luglio 2012
Quando il capi spariscono, i topi stanno immobili.
Ok capisco tutto, ma sparire per ore e non sapere dove sia finito il tuo capo [ma chiunque sia se ci devi fare dei lavori e hai bisogno di un ok] è una cosa che mi ha sempre irritato.
Non fosse per altro che se hai bisogno di chiedere una cosa che fai?
Prendi il primo che passa in corridoio e lo fermi?
E via alle domande. "Scusa ma sai dov'è?", "Scusa ma lo hai visto?", "Sarà in riunione, manca anche pincopalla, si ma dove?"...
Ma porca miseria, non sarebbe mica così semplice dire: "sono in riunione", "sono a mangiare un panino", "sono a farmi i cavoli miei", insomma, si chiama comunicazione.
E mi si alza la pressione quando manca per un tempo superiore a un quarto d'ora, visto che non è abitudine di nessuno fare le cose senza condividerle.
Accade difficilmente ma quando capita che nervoso!
E sarebbe così semplice una comunicazione cumulativa invece che singola, cosa che invece accade in modo più frequente.
Ho i capelli in piedi, le dita che barcollano e la bocca cucita onde evitare parole molto poco carine.
Scrivo con un ticchettio difficile da non capire, talmente è rilevante.
Anche perchè nell'attesa, sei fermo davanti al passaggio a livello in attesa che la sbarra si alzi. Se provi a passare sotto, stai certo che arriva a velocità folle il treno. Immagina senza difficoltà il finale.
Sono arrabbiata, e come sempre non si fa fatica a vederlo.
Pazienza, è uno dei miei tanti difetti.
Sono una strega [e non è uno scherzo].
Una volta sono stata cristiana cattolica, o meglio, ho fatto fino alla professione di fede dopo 11 lunghi anni dalle suore.
Poi, per vari motivi, ho perso la mia fede in quel Dio che non riconoscevo più. Ho conosciuto alcune persone di idee e visioni diverse. E ho iniziato a studiare, a leggere, a informarmi.
E sono diventata pagana: prima Wiccan poi appartenente alla Vecchia Religione, passo naturale secondo me, in questo percorso religioso.
E' impressionante quanta storia ci sia nel paganesimo... la storia dei nostri avi, dei contadini, della terra, della Madre Terra.
Non c'entriamo niente coi satanisti, per noi Satana non esiste e non è mai esistito, è solo un personaggio inventato dalla Chiesa. A qualcuno bisogna sempre dar delle colpe che la maggior parte di noi non sanno prendersi in carico.
Insomma sono una mamma, moglie che lavora tutto il giorno e che crede nel paganesimo.
Sono semplicemente una strega.
Ecco, io ora credo in questa religione, in questa idea di vita. Credo nella Luna e nelle sue fasi, credo negli Dei [che ci sono da tempo immemore], credo nella natura, credo negli animali e non in ultimo, credo nelle mie capacità.
Questa religione non puoi seguirla se non arrivi dopo un lungo percorso a credere che tu possa farcela, che tu sia in parte un concentrato di quegli Dei, che tu abbia in te tutte e tre le fasi lunari.
Vi starete chiedendo se credo alla magia. Si, ci credo e la pratico. Per quanto posso la pratico.
Attenzione. La nostra bacchetta magica non è quella delle Winx. La nostra magia è paragonabile alle vostre preghiere. Solo che abbiamo bisogno di un'altra atmosfera, seguiamo dei rituali diversi, usiamo materiali diversi.
A voi al massimo serve un rosario, dell'acqua santa, qualche libercolo. Noi usiamo un incensiere, candele colorate, strumenti "rubati" alla natura e creati da noi.
L'energia che sento nel fare un rituale non l'ho mai sentita nel fare una preghiera. Neanche in luoghi di culto.
E anche a proposito di questo, ci sono regole da seguire: mai fare un legamento d'amore. Si rischia un casino, ve lo dice una che lo ha provato da stupida....
A proposito stasera è Lammas o Lughnasadh che dir si voglia. Ovvero il tempo di raccogliere ciò che si è seminato e di preparare il terreno per quello che arriverà in inverno. E' uno dei Sabba principali.
Stasera bisogna mettersi all'opera, ho del raccolto da mettere via e qualcosa di nuovo da chiedere....
lunedì 30 luglio 2012
Sesso in ufficio? Of course
Che barba che noia che barba che noia!
Non capita più nulla da un po' di tempo a questa parte. E si che qualche anno fa è stato un vero bordello dove lavoravo.
Coppie di fatto che si sono messe insieme e sono andate a convivere, coppie meno di fatto che hanno resistito per un po', coppie anti_fatto che hanno fatto solo sesso e si sono divertite un bel po'.
Il gossip era all'ordine del giorno e a dire il vero mi manca quell'adrenalina che si respirava in quel puttanaio. A volte, vorrei tornare indietro.
Agli sguardi rubati, alle vibrazioni di pelle quando ci si sfiorava di nascosto, alle chat semi rincoglionite che non riuscivi a chiudere, alle sigarette insieme, alla canzone del giorno, a tutti gli spettegolezzi del caso.
Ora sembriamo l'area ospizio. Dove ci si pulisce le dentiere, ci si dà piccole pacche sulle spalle, ci si ricorda quello che è stato. L'età media sembra aggirarsi intono ai 70 belli e buoni.
Per carità, tutti contenti a casa della situazione, un po' meno qui dentro, o meglio: che noia che barba, che noia che barba!
Uffa. C'era l'odore di sesso in ogni angolo. C'erano gli orgasmi mentali e fisici, i profumi di endorfine che viaggiavano a mille.
E c'era gente contenta, che se ne sbatteva di ciò che non andava. Ma che non ha mai e dico mai, smesso di produrre in modo ottimale.
Siamo rimasti in pochi di quel periodo. Qualcuno mi manca e qualcuno per nulla. [Non chiedetemi il perchè, ipotizzatelo da soli].
Ora non ci sono profumi, non ci sono orgasmi mentali, non ci sono orgasmi. Punto. C'è un lavoro abbastanza noioso [per come ce lo fanno fare], un capo supremo che di capo ha solo lo stipendio e tanta banalità.
Ma ormai ci stiamo adeguando, lentamente, senza tentare di morire. Odio la morte celebrale, quella fisica è più facile da gestire.
Ho sonno, sono annoiata in questo lunedì senza arte nè parte. Uno sguardo alle olimpiadi, una mano sul lavoro e un pensiero a lui...
Per cui forse, avrei ancora voglia [e energia] di sfarfallare nello stomaco [e nella testa, e nel fisico e nella parte bassa del mio leggiadro corpicione].
domenica 29 luglio 2012
73 candeline e un cuore mezzo nuovo
Antico ha soffiato su 73 candeline proprio ieri.
Io amo Antico, è sempre stato un padre stupendo. Ricordo una sola sberla di mio padre presa da ragazzina e come dire, me la ricordo ancora.
Mai una sberla, mai un attacco fisico, ma molto dialogo. Lui è sempre stato così, e lo è infondo ancora adesso.
Quest'anno ci ha fatto decisamente penare.... una non semplicissima operazione al cuore, tra una trafila durata circa 6 lunghissimi mesi. In cui ho avuto paura di perderlo.
Non sei mai pronta a perdere un genitore, e devo dire la verità, più cresci e più il legame aumenta, si fa forte, consapevole.... quante volte mi sono detta: "mamma avevi ragione"!
Eppure più si va avanti e più i ruoli si invertono e più hai paura di perderli. Io onestamente non ci voglio pensare.
Anche se sono stata la pecora nera della famiglia, adoro i miei genitori e non li cambierei -nè perderei- per nulla al mondo. Ogni giorno li vedo un pochino più vecchi.
E mi fanno tanta tenerezza. Quando non stanno bene, sgridarli per curarsi è all'ordine del giorno. Li vedo incurvarsi sempre di più, le braccia sottili, le rughe più profonde, eppure li trovo meravigliosi nella loro non più giovane età.
Vorrei avere io la loro forza, la loro volontà... io sono sempre stanca, loro anche se lo sono non lo dicono e continuano imperterriti a fare e disfare.
Ora Antico sta bene, limitatamente a un cuore mezzo nuovo da pochi mesi e un taglio lungo tutto il torace. Ma infondo mi sembrano di porcellana e ho il terrore che si possano rompere definitivamente.
Ma so già che la vita non è mai eterna... spero solo che passino più anni possibili, ancora aria da respirare insieme, ancora Mini Hulk da crescere, perchè i nonni sono indispensabili con tutti i loro difetti da super coccola.
E ancora le attenzione di mamma e papà. Alle quali proprio non so rinunciare.
sabato 28 luglio 2012
Milano, mini shopping e la cyclette
Milano in questo periodo è decisamente piú vivibile, sembra quasi una cittá da vivere.
Che poi diciamocela tutta, togliere l'area in C credo che sia la cosa piú saggia che abbia fatto Pisapia da quando è su.
Pensare che oggi ci siamo spostati da Papiniano a San Babila e poi Corso XXII Marzo in macchina! Con un unico gratta e sosta facendo nell'ordine: pizza da Spontini, Juve & Milan Store e Groom per un gelatino.
Insieme a me i soliti Capitan America e Mini Hulk, oggi piú shoppingari che mai.
Non so voi ma io non ho mai supporto davanti a un negozio, anzi, avete presente il demonio davanti a un'acquasantiera?
Perfetto. Scene isteriche con i due suddetti personaggi che rotolandosi per strada mi indicano come il vero demonio che non sa fare altro che comprare e spendere, e spendere e comprare!
Beh ovvio, lo Juve store è praticamente come portarli a Gardaland, con la sola differenza che si divertono solo loro.......
Uffa. Sono annoiata.
Dimenticavo.. Ho comprato anche la cyclette, visto che il medico me l'ha praticamente imposta per fare attivitá fisica.
Ma il quarto d'ora che ho fatto mi ha talmente massacrato che ne parleremo domani....
venerdì 27 luglio 2012
I sogni prima o poi si avverano
Un giorno Iron Man, che "frequento" ormai da 5 anni circa ed è più o meno ufficialmente il mio capo, mi ha detto:
"I sogni prima o poi si avverano."
Avrà scherzato, avrà trovato il claim d'effetto per darmi lo zuccherino, ma è talmente bello crederci che ho deciso di rischiare.
Anche perchè che vita sarebbe senza sogni? Bisogna insegnare a sognare ai nostri figli, e assaporare ogni singolo istante dei sogni, perchè poi quello che trovi là fuori, è completamente diverso da ciò che hai nel cuore.
E il più delle volte, sa solo spezzartelo.
Che bello ricordarsi di quello sfarfallamento nello stomaco, di quel bacio rubato di notte, di quelle carezze... e di aver fatto l'amore in quell'anfratto con lui, con il mondo che stava al di fuori della porta a bussare...
E chi se ne frega delle vergogne, delle parole non dette e di quelle urlate nel momento sbagliato... ti ricordi mai di quando hai sognato di essere il capo dei capi e tutto filava alla meraviglia? O di aver vinto così tanti soldi da non riuscire nel sogno a ricordarti tutte le cose che avresti potuto comperare?
E quando sei entrata nella tua casetta? Di quando hai sognato per mesi di accarezzarti il pancione [che tardava ad arrivare] e hai visto il suo musino nascere?
E di lei, lei che amavi da morire e proprio quella notte ti ha guardato con i suoi occhi azzurro mare?
I profumi, le sensazioni, le emozioni che si vivono nei sogni sono forse ancora più intense di quelle vere. Per un solo motivo: nessuno può disincantare quegli attimi, perchè sei da sola e il sogno è solo tuo.
Ovvero, può succedere ciò che vuoi.
Qualcuno dice di crederci tanto. E prima o poi accadrà. Eppure ci sono cose che non si sono mai avverate, ma questa, è un'altra storia, che non vuole far parte di questo post.
Iron Man mi ha detto quel giorno che prima o poi i sogni si avverano. Voi non conoscete Iron Man, forse non gli crederete.
Ma provate a credere a lui, quel signore di nome Charles. Che si cognome fa Bukowski.
Lui ha semplicemente scritto così:
<<C'erano i sogni. C'era la realtà.
C'era lei che li faceva incontrare>>.
Forse Iron Man ha proprio ragione...
Crisi isterica pro ferie
Che io sia appena rientrata da due settimane di ferie, non vuol dire che non voglia di nuovo abbandonare la nave.
Chiariamoci subito, non sono il capitano, quindi non farei di certo la figuraccia di quel tale Schettino. Anzi, se mi dicessero "cazzo, risali su quella nave", potrei tranquillamente fargli una sonora pernacchia.
Ecco l'unico lato positivo di non essere ad un livello superiore di quello che sono, ovvero un normalissimo mozzo.
Infondo ormai ci sono abituata, anche se a periodi ciclici mi incazzo fortemente per avere la stessa situazione ormai da più di 10 anni, ma cosa ci posso fare? Pesto i piedi, mi sento una di 5 anni che sbraita e si sente messa in disparte dopo aver ricevuto un rimprovero, metto il muso e poi passa.
[Davanti a un dolce passerebbe prima, lo so. ndr -> sono a dieta e vedo qualsiasi cosa a forma quanto meno di un umile bignè].
Ecco, tornando al discorso ferie. Sono ormai 4 giorni che cerco disperatamente un buco in Liguria per agosto. Calma, non affrettatevi a dire che sono in ritardo. Lo so anche io. Ma d'altronde ho deciso ora e solo ora so che periodo potrei andarci (ciurma di Spiderman compresa).
Meno male che c'è crisi. Col cavolo! Posti quasi totalmente azzerati e prezzi ancora decisamente non abbordabili. Poi dicono del turismo. Una farebbe pure qualche sacrificio in più per portare ancora Mini Hulk al mare ma così è impossibile.
Ma passiamo a soffermarci un attimo sulle simpatiche definizioni trovate online.
Arredamento simpatico: una delle cose più assurde che io abbia mai letto. Scusa, ti ha fatto qualche battuta per definirlo simpatico?
Grazioso bilocale di 10 mq. Nel senso che il letto a castello, unico oggetto nell'ambiente, è considerato doppia stanza?
A due passi dal mare nell'entroterra: tempo stimato da mappe 30 minuti di macchina. Ma perchè a due passi dal mare? Specificate almeno che sono i passi di Gulliver e allora si, vi darò ragione.
Tipica casa ligure: fatemi capire. Dalle foto è un garage ammobiliato. Voi liguri vivete tutti in case tipiche che hanno questa particolare mappatura?
Offerta last minute irripetibile a soli 4000 euro: al giorno ovviamente, anche se tutto lascia intendere che quanto meno sia alla settimana, per non parlare poi sotto ferragosto che il 400 diventa almeno 3 volte tanto [si proprio come la fiesta].
E sfogli e clicchi e cerchi e navighi e gli appartamenti son sempre quelli, e le offerte pure, e le sole idem.
E a casa il piccolo Hulk che vuole andare al mare ancora, e tu che non hai millemila euro per cui apri la scatola magica e non fai neanche fatica a scegliere perchè tanto va tutto bene...
Oddio, sento che a breve avrò una crisi isterica e ripeterò in forma ossessivo/compulsiva "cerco mono-bilocale per portare il bambino a respirare iodo. io buona madre di famiglia, prego voi aiutare me."
giovedì 26 luglio 2012
Iron Man ha sempre il suo fascino
Nella scala gerarchica sta sopra, ma non in cima, e nemmeno sotto.
Sta di fatto che Iron Man abbronzato ha il suo perchè. E non capisco se funziona come coi militari, ma la divisa ha da sempre il suo sporco fascino.
Quindi, sarà per questo che in quell'ambito è decisamente un'altra cosa rispetto a fuori.
Oggi in riunione, tutto sommato mentre la noia di troppe chiacchiere mi stava attanagliando, osservavo e pensavo proprio quello.
Che non sia il mio tipo è palese. Ma rimane comunque un bel vedere.
[e diciamocelo, i pantaloni aderenti al punto giusto non passano inosservati, a volte].
mercoledì 25 luglio 2012
Domande in technicolor
Il piccolo grande Hulk sta guardando Happy Feet. Per chi non lo avesse mai visto, è la storia di un pinguino sfigatissimo diverso dagli altri con la passione della danza.
E invece di cantare balla a manetta. Un musical a cartone animato insomma con il finalone buono in cui anche le diversità salvano le persone.
Che ci sta tutta quanta come spiegazione ma Mini Hulk ha perennemente in bocca quella odiosa parola: "perchè?".
Calma, definiamo la questione. Adoro che mio figlio si faccia delle domande per capire meglio e adoro arrampicarmi sui vetri quando le domande si fanno complesse. Spesso non so cosa rispondere e allora invento alla grandissima.
Ma i perchè in fila di tre con il resto di due, senza aspettare la risposta, che vi devo dire mi irritano parecchio nonostante tento di dargli comunque delle risposte.
Purtroppo non mi ricordo com'ero alla sua età e infondo nemmeno mia madre se lo ricorda... quindi alla fine ogni volta, essere madre è un "lavoro" nuovo, che proprio nessuno ti insegna.
E talvolta dovrei essere molto più morbida, meno stanca, meno irritata, nonostante le giornate di lavoro che si susseguono.... bello esserne consapevoli. Poco cambia se non si fa.
Va beh, sapete che faccio?
Vado a coccolarmelo un po' guardando insieme la fine del film, anche se il caldo è tornato, lo voglio stritolicchiare tra le mie braccia.
La pillola (non) va giù
Giornata iniziata maluccio.
Ormai credo di essere sotto effetto di uno psicopatico che si diverte a fare il malocchio con grandi spadoni di rosmarino e foglie di salvia impanate appoggiate su una mia qualsiasi foto esposta in un qualsiasi social network.
Spero almeno che si diverta, che mai capitasse sotto le mie mani, non sarei poi così gentile.
Beh, a parte il ciclo [vi assicuro che se non siete di genere femminile non potrete mai capire quale sòla gigantesca ci abbiano donato all'inizio della nostra esistenza], abbiamo iniziato anche la pastiglietta da prendere tutte le mattine.
Un attimo: non dimentichiamoci gli incontri ravvicinati tra mal di pancia e water. Ho sinceramente pensato di aver ripreso il virus gastro-intestinale di questa primavera. -> visto che anche Mini Spiderman e Spiderman sono tre giorni che riempiono la lettiera... meno male che dovrebbe portare fortuna, dicono!
Torniamo alla pillolina. Per fortuna no, non è blu. Non è rossa, non ha disegnati draghi nè simboli strani. E' bianca, in un simpatico astuccetto arancione. Per ora abbiamo iniziato con metà.
Dicono per 10 giorni per poi passare a 1 intera: il corpo si deve abituare. Alla facciazza del mio (non)esile corpicino. Mi avessero dato una botta in testa con la prima vanga disponibile sarei meno rincoglionita.
Dovrebbe aiutarmi a sistemarmi. Chissà per quale motivo, le mie cellule hanno deciso di ribellarsi e di attaccare la tiroide. Si insomma, quella che si chiama malattia autoimmune; perchè non bastano quelle dall'esterno, eh no. Noi ci facciamo del male da soli, o quanto meno ci proviamo.
Ed ecco che da mesi la stanchezza è una coperta fissa tirata sù fin sotto il naso. Tachicardia, ansia, pressione ballerina, nervosismo, incazzosismo, dolori, mal di gola... febbriciattola perenne. Non era solo stress, o meglio forse tutto è nato da quello ma è un po' come la storia dell'uovo e la gallina.
Risultato? Via di ormoni. E poi di dieta. E poi di movimento. E poi di pastiglietta rincoglionitrice.
Ma a noi superdonne le sfide non ci sconvolgono. Prepariamo le armi di difesa. [E speriamo di abituarci presto che se no mi trovate addormentata su questo blog..].
Nel frattempo ora mi alzo dalla scrivania, cerco di aprire ben bene gli occhi e mi catapulto in riunione, sperando di non russare all'improvviso.
martedì 24 luglio 2012
Una serata (molto poco) tranquilla e il questionario killer.
Giornata difficile in quel dell'ufficio tra il nano malefico e gli scagnozzi che gironzolano. Avete presente I promessi sposi? Ecco, ci manca solo la strada sul lungo lago e possiamo dare inizio alla rappresentazione.
[Per altro lo/li vedrei benissimo agghindati in quel modo].
Beh, ma dai, non importa, si torna a casa e si deve tentare di staccare la spina. Anche perchè conviene scartare quella a doppia presa da utilizzare in casa. Già, perchè mica la giornata è finita! Seee certo....
Voglia zero ma bisognerà pur cibarsi. Palle a palla, ma pazienza, infondo a casa non c'entrano nulla, quanto meno i danni che fanno sono limitati alle mura domestiche. Scindiamo le cose.
Mentre torni in macchina e Morfeo sembra l'unico uomo a farti una corte così serrata, pensi e ti inventi cosa cucinare: vada per il riso con zucchine stasera. Nel frattempo litighi con Capitan America (che nella fattispecie ti sei sposata tipo 12 anni e passa fa e ancora ti chiedi cosa tu ti sia fumata per farlo..) visto che ha fatto bere a Mini Hulk una tazzona di latte alle ore 18.
Che irrimediabilmente vuol dire poi rompere le palle a cena.
Che bello entrare e trovare l'essere verde scatenato che ha devastato casa accorpando qualsiasi oggetto/elemento di design al centro della sala dicendo che alle nove si salpa con la sua nave. Dimenticavo: sul muro un cartello con tanto di scritta: "Partiamo staseba sulla nave ore 09.00".
Ma io mica sono stanca... figuriamoci. [Datemi un biglietto per mamme sclerate di sola andata per favore].
Facciamola breve. Cena fatta e brivido serale: una valangata di panni da piegare e tirare su dal balcone, visto che Capitan America ha deciso di non usare l'asciugatrice perchè oggi fa più figo stendere i panni. Odio le canottiere, odio i pantaloncini, odio magliette e magliettine.....
Che poi, essendo anche il primo giorno di ciclo non è che io sia proprio allegrissima nè in gran forma, diciamocelo.
Ma tutto ciò "sa da fà", inutile frignare. Stringi i denti, sorridi al nemico, prima o poi potrai trascinarti verso il letto come un'eroina d'altri tempi, che tra le ferite sanguinanti vede la luce... si ok forse sto esagendo un po', ma la stanchezza è una brutta bestia.
Il finale? Un happy end? Ma va là.... l'intelligentissima chiusa arriva ancora una volta da "quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno...": c'è da rispondere a una serie di domande sulla situazione lavorativa e ovviamente fin dall'inizio si specifica in forma assolutamente ANONIMA.
E via con le domande e e giù con le risposte negative, tanto mica sanno chi sono io no?
Già certo, peccato che dopo una serie di asterischi obbligatori sulle domande più disparate, ecco l'ultima schermata.
Quanti anni hai?
Da quanto lavori qui?
In che settore lavori?
Ma scusate, facevano mica prima a farmi firmare con nome o cognome?
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Abominio (tipico esemplare di manager malefico)
Se sono degli emeriti imbecilli, non c'è ne è per nessuno. Tanto di più se sono a capo di qualsiasi cosa.
La domanda che mi sorge spontanea ultimamente è la seguente.
Ma se non sono stronzi, non li possono fare manager?
E raddoppio: stronzi e ignoranti, ovvero che ignorano i rapporti base e le interazioni con il resto del mondo.
Per carità non intendevo imbecilli con ignoranti, non mi permetterei mai di offendere delle persone che proprio non arrivano alle cose per comprovate limitazioni mentali.
Parole buttate al vento, che poi a dirla tutta, pure il vento sarebbe abbastanza stanco di sentire una valanga di cazzate non articolate, messe in fila tipo domino, pronte per essere spazzate al primo: "scusa?".
Sono stanca di vedere orchi concentrati di sadismo e disperazione da neurone celebrale secco, ciondolare per le poltronissime in prima fila sbandierando le loro mutande di marca.
Vorrei ricordargli che anche loro le mutande le usano per coprirsi il culo e quel qualcosa che forse vive vegetando in spazi ristretti vista la dose di mail a orari assurdi che non preannuncia per nulla notti infinite di sesso.
Sarà che son vecchia, sarà che sono ancora sana di mente, sarà che non mi interessa più.
Ma dopo il primo momento di rabbia, le risposte io le avrei. Peccato che non me le fanno mai dire.
Rientri
Purtroppo si torna dalle vacanze, è una cosa che succede in modo ricorrente, ogni santissimo anno.
Già l'umore non aiuta e il rientro definirlo traumatico è un eufemismo, partendo dal presupposto scentifico che ti cambia per prima l'aria e tutti i problemi sembrano swicchare su on, quando se ne erano stati belli zitti ad ascoltare il mare.
Se a questo ci si aggiunge un posto di lavoro che non mi da più nulla, un figlio in età scolastica, un marito indigeno e due, dicasi due gatti siamesi, beh, è come svelare la formula magica della coca coca.
E siccome noi siamo furbi, e visto che non ne bastava uno, eccoci portare a casa un altro mini spiderman bianco di soli 4 mesi che sembra un folletto un po' cresciuto. Insomma, dovunque vai lo ritrovi che saltella e ti chiama.
Peccato sia così minuto che non senti il miagolio.
Peccato che rischi di farne un tappeto a pelo raso.
Peccato che di notte si diverta a stuzzicare il grande e a giocare a nascondino sul letto.
Ho sonno.
E in tutto ciò, non ho ancora svuotato la mia valigia.
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