martedì 24 luglio 2012

Rientri


Purtroppo si torna dalle vacanze, è una cosa che succede in modo ricorrente, ogni santissimo anno.

Già l'umore non aiuta e il rientro definirlo traumatico è un eufemismo, partendo dal presupposto scentifico che ti cambia per prima l'aria e tutti i problemi sembrano swicchare su on, quando se ne erano stati belli zitti ad ascoltare il mare.

Se a questo ci si aggiunge un posto di lavoro che non mi da più nulla, un figlio in età scolastica, un marito indigeno e due, dicasi due gatti siamesi, beh, è come svelare la formula magica della coca coca.

E siccome noi siamo furbi, e visto che non ne bastava uno, eccoci portare a casa un altro mini spiderman bianco di soli 4 mesi che sembra un folletto un po' cresciuto. Insomma, dovunque vai lo ritrovi che saltella e ti chiama.

Peccato sia così minuto che non senti il miagolio.

Peccato che rischi di farne un tappeto a pelo raso.

Peccato che di notte si diverta a stuzzicare il grande e a giocare a nascondino sul letto.

Ho sonno.

E in tutto ciò, non ho ancora svuotato la mia valigia.




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